L'intervento di consolidamento dell’elevazione


Il progetto di restauro strutturale complessivo della Torre Garisenda prevedeva la realizzazione in due fasi. Più precisamente, nella prima fase (completata nel 2000) sono state consolidate le murature e collocati tiranti orizzontali, collegati a telai metallici anch' essi orizzontali, posti nella cavità centrale della torre; i tiranti, opportunamente presollecitati per serrare le murature, attraversano la stessa torre e si attestano all'esterno con capichiave o bolzoni simili a quelli tradizionali.

Una sottile cintura metallica è stata inoltre collocata e adeguatamente pretesa tra due corsi contigui dei blocchi di selenite che rivestono lo zoccolo di base.
Nella seconda fase di attuazione del progetto di consolidamento (completata nel 2010) sono stati posti in opera nella parte inferiore della torre, alcuni ulteriori rinforzi metallici consistenti in cinture esterne, per certi aspetti migliorate rispetto a quelle da tempo applicate alla torre degli Asinelli.

Il problema fondamentale che riguarda le cinture esterne è rappresentato dalla necessità di limitare l' effetto che le variazioni termiche stagionali possono avere su elementi metallici così esposti. Infatti una variazione termica di 30°C rispetto al momento in cui è stato effettuato il tiro iniziale, conduce all' allentamento dello stato tensionale iniziale di circa 400 kg/cm2.
Mentre il raffreddamento invernale  determina una contrazione della cintura e quindi un incremento dello stato tensionale ed un affaticamento della muratura di spigolo.

Per cui si è reso necessario lo studio di un elemento elastico ondulato (una vera e propria "molla") dotato di rigidezza tale da rendere notevoli le deformazioni all' atto della tesatura e da ridurre drasticamente gli effetti delle variazioni termiche.

Il consolidamento dell’elevazione della Torre Garisenda è stato recentemente concluso e risulta ora in fase di attivazione un adeguato sistema di monitoraggio (che riguarda sia torre Asinelli che torre Garisenda), progettato per tenere sotto controllo l'entità della pendenza, nonché gli stati di sollecitazione e di deformazione di alcune zone significative delle pareti murarie e delle cinture.

Solamente a seguito di un’attenta analisi dei risultati dell’attività di monitoraggio potranno essere valutati gli ulteriori necessari interventi per le strutture di fondazioni ed eventualmente anche per le strutture in elevazione.

Ultimo aggiornamento: lunedì 07 maggio 2012