Riferimenti agli studi precedenti condotti dal Prof. Francesco Cavani


Come riportato in precedenza, i rilevamenti e gli studi affidati al prof. ing. Francesco Cavani,  erano stati  iniziati fin dal 1900  per la  Ghirlandina a Modena e dall' inizio del 1902 per la Garisenda a Bologna. Nella sua Memoria intitolata  "Pendenza, stabilità e movimenti delle torri Garisenda e Ghirlandina" (Collegio degli Ingegneri e Architetti di Bologna, 1903), il prof. Cavani cita anche precedenti studi:

"Osservazioni sulla pendenza della Garisenda erano state fatte anche in passato e il Gozzadini cita le osservazioni dell' architetto Francesco Tadolini del 1792, dei professori Baccelli e Antolini del 1813, dell' ing. Zambonini del 1829 e riporta i risultati di nuove osservazioni fatte dall' egregio ingegnere Luigi Franceschini nel 1868.  L' ufficio di edilità del Comune di Bologna fece pure studi degni di menzione sulla pendenza di questa torre e i risultati  ottenuti si trovano allegati al progetto del 1889 per i restauri che furono fati nella torre stessa."

Inattendibili informazioni circa la Garisenda provengono dalla Historia di Bologna di F. Leandro Alberti, del 1543, in cui si avanza l' ipotesi che la torre sia stata appositamente costruita pendente ; e tale singolare interpretazione venne ripresa nel 1857 dal marchese Amico Ricci nella sua storia dell' architettura in Italia dal secolo IV al XVIII.
A tale proposito, nella summenzionata memoria il prof. Cavani sgombra il campo da ogni  equivoco:

"Basta osservare le fronti di settentrione e mezzogiorno per vedere subito, a colpo d' occhio, che i corsi dei mattoni e dei buchi delle armature sono fortemente inclinati all' orizzonte, seguendo la pendenza della torre.
Basta entrare nella Garisenda e salire alcun poco di essa, per subito accorgersi della forte inclinazione interna della parete ovest su quella opposta di levante, e non solo nella intera sua altezza, ma anche nei diversi tronchi in cui gli antichi ripiani, dei quali rimangono le vestigia, dividevano la torre."

"La pendenza  dalla  verticale aumenta la pressione sopra una parte del materiale di cui la torre è costruita, l' aumenta pure sopra una parte del terreno dal quale è sostenuta. Tale pendenza indica un cedimento del terreno sottostante, maggiore da una parte in confronto dell' altra, e che fu causa principale, se non unica, della inclinazione della torre. Il cedimento potrebbe crescere col tempo, specialmente se variassero le condizioni del terreno e della falda acquea sottostante; crescendo, aumenterebbe la pendenza , aumenterebbe la pressione su parte del materiale e del terreno, si potrebbe arrivare fatalmente alla caduta della torre.
Che la pendenza delle torri dipenda sempre da irregolare cedimento del terreno sottostante non può più essere oggetto di discussione, non può più mettersi in dubbio...

Le antiche torri  italiane furono in generale costruite senza allargare sensibilmente la base di fondazione e produssero quindi una pressione fortissima sul terreno sottostante, così da obbligarlo ad un forte costipamento, che avvenuto in modo non uniforme, più da una parte di esso che dall' altra, cagionò necessariamente la pendenza della torre. E ciò spiega perché tante fra le antiche nostre torri abbiano, quali più quali meno, una direzione del loro asse sensibilmente inclinata a quella verticale.
La prima pendenza della Garisenda risale indubbiamente all' epoca della sua fondazione. Si sarà di certo manifestata durante i lavori della sua costruzione, poi sarà cresciuta a poco  a  poco a lavoro compiuto ed in un breve periodo di tempo, sino al punto di ottenere il massimo costipamento del terreno ad essa sottostante.


Inoltre, utilizzando fili a piombo il prof. Cavani giunse alle  conclusioni riportate nel seguito:

"La torre Garisenda è inclinata da Ovest verso Est, deviando pure alquanto dal Nord al Sud, cosicché il piano verticale d' inclinazione del suo asse fa un angolo di 10°, 35' colla fronte Nord supposta verticale, misurando tale angolo dalla parte Est di questa fronte nel senso Est-Sud-Ovest.
L' asse della torre è inclinato alla verticale di un angolo che può ritenersi di 3°, 49', 52" da Ovest verso Est, ed ha quindi una pendenza del 6.696 per cento.

I quattro spigoli della torre hanno pendenze diverse a causa specialmente della rastremazione di sezione che si ha in essa dal basso all' alto..................
Lo strapiombo dell' asse considerato di altezza verticale eguale a quella media degli spigoli è di metri 3.22.

Gli strapiombi degli spigoli, considerati per tutta l' altezza della torre dal terreno alla cima, sono i seguenti:
metri 3.77    per lo spigolo Nord-Ovest
metri 3.42      "       Sud-Ovest
metri 3.16      "       Nord-Est
metri 2.80      "       Sud-Est

Le fronti della torre hanno inclinazioni diverse a causa della rastremazione della sua sezione dal basso verso l' alto................
La Garisenda non ha un' inclinazione uniforme per tutta la sua altezza e quindi essa è contorta con inclinazioni diverse dei lati di una sezione rispetto a quelli delle altre.
La Garisenda ha un' inclinazione crescente dal basso all' alto e di conseguenza le sue facce non sono superficie piane ed i suoi spigoli e l' asse non sono linee rette. Le differenze non sono però rilevanti, cosicché si può ritenere ammissibile l' ipotesi fatta di considerare le fronti come piane e gli spigoli e l' asse come linee rette."


Relativamente allo stato tensionale il prof. Cavani  effettuò valutazioni attribuendo al  peso specifico della muratura valori limite pari a 2000 e 1600 kg/m3, e giungendo alla conclusione che il peso totale della Garisenda (escludendo la fondazione) risulta di 4120 t e 3296 t nei due casi ipotizzati
Egli ha inoltre valutato lo stato tensionale dapprima considerando agente il peso proprio della torre, supposta perfettamente verticale, poi tenendo conto della pendenza ed infine valutando anche il limitato effetto del vento.

Ultimo aggiornamento: lunedì 07 maggio 2012