Torre Alberici
Dove un tempo esisteva la vecchia dogana cittadina, ora ti imbatti nel
Palazzo della Mercanzia, quel maestoso edificio dai grandi archi
ogivali, progettato sul finire del 1300 da Antonio di Vincenzo, lo
stesso architetto della chiesa di San Petronio. Alla sua sinistra, gli
antichi palazzi dai portici in legno cominciano a dare memoria della
Bologna medievale e poco oltre si scorge la Torre Alberici. La famiglia
la eresse nel XII secolo. Purtroppo i suoi 27 metri d'altezza sono
rimasti per lungo tempo soffocati da un modesto edificio che ne
nascondeva la vista e solo nel 1928, grazie ad un accurato restauro
delle case adiacenti, ha ritrovato l'antico respiro.
Fortunatamente, ancora oggi è possibile vedere la suggestivissima
bottega con serraglia di legno a forma di ribalta, mantenuta durante il
restauro al posto della base originaria. Si dice che sia la più antica
di Bologna, risalente al 1273. Per ampliarne lo spazio interno, hanno,
come si usava fare, scarnificato i muri della Torre, il cui spessore
originario lascia pensare che la Torre stessa potesse essere
inizialmente più alta. E' probabile che in epoca successiva sia stata
poi abbassata per ridurne il peso e nella stessa occasione la sommità è
stata trasformata in altana. Allo stesso modo, sono ben visibili sulla
facciata i tipici fori da ponte, tipici della Bologna medievale: alcuni
servivano da ancoraggio per l'impalcature del cantiere di costruzione,
altri per incastrare travi di legno per il labirinto di ballatoi, scale e
solai che mettevano in comunicazione i vari piani della torre, o la
torre stessa con le case e le torri vicine, di consorti o famiglie
amiche.
Ultimo aggiornamento: giovedì 20 settembre 2012