Progetto SUPER – SUPporting Everyday fight against Racism Incontri di comunità per la redazione del Piano Cittadino di prevenzione e contrasto al razzismo, alle discriminazioni su base razziale, etnica e religiosa, ai crimini e discorsi d’odio.

3 Agosto 2022

Il progetto SUPER, acronimo di SUPporting Everyday fight against Racism (ovvero “Sostenere la lotta quotidiana contro il razzismo), ha tra gli obiettivi la redazione di un Piano d’Azione Locale per ogni città partner del Progetto (Città di Torino, Città di Bologna e Città di Reggio Emilia) mediante il coinvolgimento della società civile in eventi partecipati per esplorare insieme bisogni e individuare azioni da includere nel piano cittadino che possano offrire delle risposte sempre più concrete ed adeguate alle persone a rischio di razzismo e discriminazione.

Il Comune di Bologna ha deciso di coinvolgere la società civile pubblicando, nel mese di Aprile scorso, un Avviso pubblico per la raccolta di manifestazioni di interesse e di proposte finalizzate alla redazione di un “Piano Cittadino di prevenzione e contrasto al razzismo, alle discriminazioni su base razziale, etnica e religiosa, ai crimini e discorsi d’odio” promuovendo, tra l’altro, la partecipazione agli incontri di comunità per raccogliere idee, proposte e buone pratiche finalizzate alla redazione del Piano stesso.

Hanno manifestato il loro interesse n. 42 soggetti.

Nei mesi di giugno e luglio si sono tenuti, presso il Centro Interculturale Zonarelli, gli incontri di comunità previsti nell’avviso.

Il 29 giugno 2022 si è tenuto l’incontro plenario di apertura del processo partecipativo a cui sono stati invitati, tramite lettera a firma della Vicesindaca  Emily Marion Clancy, i soggetti che avevano risposto all’avviso e altri soggetti che avevano manifestato interesse al tema.

L’incontro ha avuto lo scopo di informare:

  • sul progetto SUPER e sul processo partecipativo per la redazione del Piano d’azione del Comune di Bologna; 
  • sul quadro legislativo vigente sul tema delle discriminazioni razziali, etniche e religiose e sui reati e discorsi d’odio;
  • sui dati dello SPAD – Sportello Antidiscriminazioni del Comune di Bologna e dell’UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali relativamente alle segnalazioni per discriminazioni su base locale e nazionale;
  • sui dati OSCAD – Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori relativamente sulle denunce per crimini e discorsi d’odio;
  • sugli Incontri di Comunità;
  • sulle politiche e azioni del Comune sul tema.

Successivamente i soggetti sono stati suddivisi in due gruppi che si sono incontrati:

  • il 4 e 6 luglio 2022  al mattino dalle ore 9 alle ore 13
  • l’11 e il 13 luglio 2022 il pomeriggio / sera dalle ore 17.15 alle ore 22.

Gli incontri di comunità hanno rappresentato uno spazio di dialogo facilitato e strutturato tra i diversi soggetti della comunità che hanno manifestato interesse relativamente al tema con l’obiettivo di:

  • raccolta, analisi dei bisogni, delle sfide e della potenziale esposizione al razzismo, alle discriminazioni e ai crimini d’odio dei soggetti presenti sul territorio comunale;
  • consolidare, valorizzare, promuovere, estendere il patrimonio cittadino di conoscenze, culture, azioni, buone pratiche nel contrasto al razzismo, alle discriminazioni e ai crimini d’odio.

La facilitazione degli incontri è stata condotta dall’Associazione Culturale EOS Extrafondente Open Source.

Agli incontri inoltre è sempre stata presente almeno una persona “risorsa”, interna al Comune, in grado di rispondere a domande / dubbi sul percorso o sulle azioni già messe in campo dal Comune.

I gruppi hanno lavorato, come griglia guida e base di partenza per l’analisi e le proposte, sui 10 Punti del Piano di Azione dell’ECCAR (European Coalition of Cities against Racism):

  1. Creare una rete di solidarietà, vigilanza e controllo per combattere il razzismo a livello cittadino.
  2. Avviare o sviluppare ulteriormente la raccolta di dati su razzismo e discriminazione, definire obiettivi raggiungibili e stabilire indicatori comuni per valutare l’impatto delle politiche comunali.
  3. Sostenere le vittime e contribuire a rafforzare la loro capacità di difendersi dal razzismo e dalla discriminazione.
  4. Assicurare ai cittadini un’informazione migliore sui loro diritti e doveri, la loro tutela, le scelte legali disponibili e le pene per atti o comportamenti razzisti.
  5. Applicare le pari opportunità sul lavoro e sostenere la diversità nel mercato del lavoro, attraverso l’esercizio dei poteri discrezionali già in capo all’autorità locale.
  6. La città si impegna a essere un datore di lavoro e un fornitore di servizi equo e a occuparsi del controllo, della formazione e dello sviluppo necessari per raggiungere questo obiettivo.
  7. Intraprendere azioni concrete per rafforzare le politiche cittadine contro la discriminazione sul tema della casa.
  8. Rafforzare le misure contro la discriminazione nell’accesso e nell’utilizzo di qualsiasi forma di istruzione e promuovere l’educazione alla tolleranza, alla comprensione reciproca e al dialogo interculturale.
  9. Assicurare giusta rappresentatività e promozione della vasta gamma di espressioni e patrimoni culturali dei cittadini nei programmi culturali, nella memoria collettiva e nei luoghi pubblici.
  10. Sostenere o istituire meccanismi atti ad affrontare i delitti dell’odio e la gestione dei conflitti.

La scelta dei 10 Punti ECCAR è stata fatta in quanto:

  • sono esplicitamente riferiti alle macro-aree d’intervento proprie dei governi locali delle città; 
  • sono il punto di accordo di (attualmente) 170 città europee, un numero cospicuo di città per considerare i 10 punti ampiamente condivisi, non solo sul piano dell’affermazione teorica ma anche sul piano della realizzabilità; nascevano infatti dall’iniziativa di UNESCO (2004) di aprire una rete di città interessate a scambiare le proprie esperienze per migliorare le proprie politiche di contrasto al razzismo, alla discriminazione e alla xenofobia.
  • hanno una genesi per così dire “rafforzata” dall’autorevolezza del promotore, UNESCO, e da due sostenitori, UN High Commissioner for Human Rights e la più ampia coalizione di municipalità mondiale (UCLG).

La modalità del lavoro di analisi dei 10 punti ECCAR è stata la seguente:  sono stati appesi alle pareti 10 cartelloni (uno per ciascuno dei primi 5 punti ECCAR il primo giorno di ciascun gruppo, uno per ciascuno dei successivi 5 punti ECCAR il secondo giorno di ciascun gruppo) e i partecipanti sono stati invitati a scegliere il punto da analizzare.

L’analisi di ogni punto è stata guidata da tre domande:

  • “perché” quel punto fosse importante
  • “cosa” fosse necessario fare a riguardo 
  • “come” si potesse procedere, individuando gli strumenti necessari per concretizzare i “cosa” suggeriti. 

Dopo il lavoro di analisi tutti gli incontri si sono sempre conclusi con un momento di revisione in plenaria delle elaborazioni dei vari sottogruppi per raccogliere eventuali  ulteriori suggerimenti da parte di tutti i partecipanti.

Agli incontri di comunità hanno partecipato:

  • all’incontro plenario n. 39 persone;
  • al gruppo del 4 e 6 luglio 2022: rispettivamente n. 12 e n. 13 persone;
  • al gruppo dell’11 e 13 luglio 2022: rispettivamente n. 26 e n. 23 persone.

Le prossime attività del progetto sono:

  1. la redazione del Piano Locale d’Azione quale documento strategico per contrastare razzismi e crimini d’odio adottato sulla base del processo partecipativo avviato mediante gli incontri di comunità;
  2. presentazione e validazione del Piano Locale d’Azione all’High Level Meeting che si terrà a Bologna il 27 e 28 ottobre p.v.;
  3. presentazione e validazione del Piano Locale d’Azione a tutti i soggetti che hanno partecipato agli incontri di comunità e altri portatori di interesse;
  4. approvazione da parte dell’Amministrazione comunale del Piano d’Azione Locale; 
  5. valutazione del Piano d’Azione Locale con la mappa degli indicatori.