Mediazione linguistico-culturale

Non solo traduzioni. La mediazione linguistico-culturale è un’attività che caratterizza gli interventi nelle scuole da oltre vent’anni, realizzata da mediatrici e mediatori esperti nell’ambito educativo e scolastico. Attraverso la mediazione la scuola o il servizio educativo entra in contatto con il profilo migratorio e linguistico della famiglia e con i bisogni che ne derivano. 

L’intervento di mediazione non esaurisce in sé il percorso di incontro con la famiglia ma fornisce spunti e punti di vista utili al personale educativo e scolastico per instaurare una relazione autentica con la famiglia. L’intervento di mediazione è efficace se attiva un ascolto accogliente che resta in capo al personale del nido d’infanzia, della scuola d’infanzia o della scuola. Perché ciò avvenga le mediatrici e i mediatori del Centro facilitano il dialogo fra genitori e docenti, supportano la scuola o il servizio nella predisposizione di una comunicazione semplificata, accessibile e plurilingue, osservano l’uso della lingua madre da parte del bambino e guidano le insegnanti alla raccolta orientata di informazioni sugli scambi comunicativi intra-familiari, sulle precedenti esperienze educative e scolastiche nei paesi d’origine, al fine di realizzare una cucitura fra bisogni e aspettative, fra dimensione normativa e relazionare all’interno degli spazi educativi e nella complessa cornice della vita scolastica.

Il servizio è rivolto a tutti i servizi educativi comunali e statali e a tutte le scuole primarie e secondarie della città di Bologna.


La mediazione  comprende una gamma di interventi nei servizi educativi 0/6 e alle scuole primarie e secondarie di primo grado di Bologna.

Le attività previste sono:

  • Colloquio con i genitori del minore e con gli operatori dei servizi
  • Informazioni alle famiglie sull’organizzazione del servizio (spazi, orari, calendari, mensa, assenze, materiali richiesti, documentazione, ecc.)
  • Incontri con gli operatori/insegnanti per la condivisione di strumenti utili all’inserimento del minore e alla partecipazione della famiglia.