Rigenerazione urbana: il Premio Giacomo Venturi assegnato a due team di neolaureati e studenti universitari

È stato assegnato ad un gruppo di tre neo laureati e ad un gruppo di cinque studenti universitari il “Premio Giacomo Venturi”. Il riconoscimento, alla seconda prima edizione, è stato istituito da Legacoop Bologna e Istituto Nazionale di Urbanistica, per promuovere la cultura della rigenerazione urbana sostenibile e rendere omaggio ad un amministratore capace, da sempre impegnato sui temi dell’urbanistica sostenibile, prematuramente scomparso il 4 ottobre del 2014.
Il Premio è patrocinato da: Regione Emilia-Romagna, Città Metropolitana di Bologna e Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna.

Per la categoria neo laureati, la giuria ha assegnato il premio a Stefano Bastia, Eurind Caka e Nicolas Turchi per la tesi “Bologna, la città dei flussi. Riqualificare e connettere tra architettura e movimento”; ai tre neo laureati è stato consegnato un assegno di 2.500 euro. Per la categoria studenti, la giuria ha premiato Carlo Costantino, Beatrice Battistini, Roberto Bettucchi, Giacomo Cecconi e Giovanni Fusco, per il laboratorio “Noce 2.0”. Agli studenti è stato consegnato un assegno di 1.000 euro. Inoltre un estratto della tesi di laurea e del laboratorio sarà pubblicato sulla rivista Urbanistica Informazioni.
I premi sono stati consegnati nel corso di una conferenza stampa, alla quale hanno partecipato: Virginio Merola, sindaco del Comune di Bologna e della Città Metropolitana; Raffaele Donini, assessore regionale ai Trasporti, Infrastrutture e Pianificazione territoriale; Sandra Vecchietti,presidente dell’INU Emilia-Romagna; Simona Tondelli,dipartimento di Architettura-Unibo; Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna, Simone Gamberini, direttore di Legacoop Bologna.

“Questo è un premio intitolato a un ottimo amministratore come era Giacomo. I lavori che abbiamo visto sono degli elaborati seri e di grande valore, pieni di suggestioni utili – ha detto il Sindaco Virginio Merola – penso che questo premio meriti di essere sostenuto ancor più convintamente da noi e dalla Regione perché diventi un premio di rilevanza nazionale”.
“Il tempo non attenua il dolore per la scomparsa di Giacomo, sentiamo la mancanza di un amico e amministratore capace, con idee innovative e una visione lungimirante. Abbiamo voluto questo Premio proprio per far vivere nel concreto le sue idee in materia di urbanistica sostenibile – dichiara Simone Gamberini, direttore di Legacoop Bologna – La sfida che tutti abbiamo davanti è quella della sostenibilità e della rigenerazione urbana e i progetti che abbiamo premiato si misurano con le questioni più attuali dell’urbanistica sostenibile. Continueremo a sostenere il Premio, per rendere omaggio a Giacomo Venturi e per far crescere una cultura della sostenibilità di cui si avverte sempre più forte il bisogno”.

"Per la Regione Emilia-Romagna è stato un grande onore poter patrocinare l’iniziativa promossa da Legacoop Bologna e INU Emilia-Romagna in ricordo di una figura di grande qualità umana e amministrativa come Giacomo Venturi, impegnato da sempre sui temi dell’urbanistica. - ha spiegato l'assessore regionale ai trasporti e alle infrastrutture Raffaele Donini -
Un grande apprezzamento per i progetti vincitori che pongono fortemente al centro il tema della rigenerazione urbana delle nostre città, aspetto primario presente nella nuova legge urbanistica regionale promossa da questa Amministrazione."

Nel corso della conferenza stampa è stata annunciata anche la terza edizione del Premio Venturi.
La giuria del Premio Giacomo Venturi è composta dal professor Carlo Monti, dall’ingegnere Alessandro Delpiano e dagli architetti Francesco Evangelisti, Roberto Gabrielli e Sandra Vecchietti.

Motivazioni del conferimento del premio
La tesi di Stefano Bastia, Eurind Caka e Nicolas Turchi “Bologna, la città dei flussi. Riqualificare e connettere tra architettura e movimento” affronta un tema di grande attualità e rilevanza, riguardando aree strategiche nel contesto metropolitano, con l’obiettivo di potenziare la centralità della stazione ferroviaria. Gli obiettivi del lavoro sono esplicitamente rivolti alla definizione di una metodologia a supporto della progettazione di luoghi urbani particolarmente interessati dall'attraversamento di flussi; la metodologia di analisi impiegata muove dalla misurazione del grado di attrazione dei diversi luoghi della città (magnetismo urbano) e trae coerenti indicazioni per la definizione di un masterplan e di un metaprogetto, sino a prefigurare suggestioni progettuali. Il lavoro pare completo nell'impianto metodologico e originale nell'applicazione degli strumenti impiegati. La trattazione del tema muove da un compiuto approfondimento critico, basato sugli studi e i progetti che hanno interessato queste aree negli ultimi anni e innesta metodo e progetto su questa analisi critica. La comunicazione dei risultati è affidata a rappresentazioni di alta qualità ed efficacia.

Il lavoro di Carlo Costantino, Beatrice Battistini, Roberto Bettucchi, Giacomo Cecconi, Giovanni Fusco affronta un tema rilevante per il contesto metropolitano bolognese, ovvero quello della integrazione delle “periferie” all'interno di un sistema urbano multipolare e discontinuo. Gli obiettivi, chiaramente qualificati dal programma del Laboratorio, vengono interpretati con chiarezza dagli studenti. Il lavoro presenta un impianto metodologico ben strutturato e sviluppa analisi complete sull’ambito urbano ponendo particolare attenzione alle sue relazioni con il resto della città e il contesto metropolitano. La commissione apprezza l'originalità della sintesi progettuale con riferimento agli usi e agli interventi di trasformazione urbanistica proposti, interessanti anche per l'attenzione alle nuove tecnologie. La trattazione del tema e la sua rappresentazione, pur riferite al livello di approfondimento proprio di un Laboratorio, sono parse coerenti con le premesse e correttamente rappresentate, e descrivono con efficacia le esplorazioni progettuali che emergono dal lavoro di analisi e lettura del territorio.