Presentata la nuova Stagione del Teatro Comunale

Perché...

...zum Raum wird hier die Zeit...dove lo spazio diventa tempo..

Un unico arco narrativo lega la Stagione d’Opera e Balletto 2014 del Teatro Comunale di Bologna a quella che l’ha immediatamente preceduta. Parsifal di Richard Wagner, con la visionaria regia di Romeo Castelucci, inaugura la programmazione il 14 gennaio. Si concludono così idealmente le celebrazioni del bicentenario del grande compositore tedesco, la cui fortuna musicale in Italia è fortemente legata alla città di Bologna. Ma la rappresentazione del dramma wagneriano sottolinea un’altra importante ricorrenza: quella della sua prima esecuzione italiana proprio a Bologna, cento anni or sono, il 1° gennaio 1914 al Teatro Comunale. 

La nuova Stagione è caratterizzata da un'espressione ricorrente: perché... Il primo di tutti i perché è spiegarsi il motivo per il quale l'opera rappresenta oggi un patrimonio di conoscenza e di cultura così importante. Una delle risposte è che nessuna forma d'arte rispecchia e sintetizza le tensioni e le passioni della nostra esistenza come l'opera, in cui tutte le forme dirappresentazione  confluiscono, deflagrano e si espandono. Il suono, l'immagine, il segno, il movimento, il tempo, lo spazio.

I perché di Parsifal sono i nostri e le risposte che il futuro rivelatore del Graal cerca dentro di sé potrà trovarle solo varcando la soglia di quel luogo onirico ed extra-territoriale dove il tempo e lo spazio si confondono. Immagine di infinita potenza, straordinaria metafora dello spazio scenico in cui avvengono le rappresentazioni dell'opera lirica, che accompagnano l'esistenza portandoci a riflettere sulla nostra condizione e sul tempo presente. Sul piano tematico, la Stagione Sinfonica è dedicata a Shostakovich e la musica russa dal romanticismo ai nostri giorni. Un tema che si riverbera anche nelle programmazioni di Lirica e Danza, con titoli di grande richiamo e inedite proposte. 

Con la Stagione 2014 il Teatro Comunale intende affermare il proprio ruolo di autentica “fabbrica” culturale e punto di riferimento per la diffusione del sapere musicale e fulcro del “Sistema Musica” della città e della Regione. Oltre ai grandi titoli del repertorio classico e moderno (da Guglielmo Tell e Tosca alla Lady Macbeth di Shostakovich) prosegue l’attenzione al linguaggio contemporaneo, con la prima rappresentazione assoluta di – qui non c’è perché – di Andrea Molino su libretto di Giorgio van Straten, con David Moss protagonista assoluto e la messinscena, in prima italiana, di Cassandra di Michel Jarrell, per voce recitante, ensemble strumentale ed elettronica dall’omonimo romanzo della scrittrice tedesca Christa Wolf. Con queste nuove produzioni il Teatro Comunale di Bologna prosegue nella linea intrapresa già da due anni, volta alla promozione e al sostegno del nuovo teatro musicale e della creatività contemporanea, con particolare riferimento ai compositori italiani del nostro tempo. Riteniamo questo un impegno determinante e qualificante della nostra Fondazione. 

 

Nicola Sani

Consulente Artistico, Teatro Comunale di Bologna