Anche la Polizia Municipale di Bologna al megaconcerto di Vasco: dietro le quinte della battaglia all'abusivismo commerciale

Hanno iniziato con le ciambelle ripiene di crema per finire con un intero frigo pieno di lattine e bibite in vetro. In mezzo più di 13 ore di fila di lavoro ma “in un clima sereno e collaborativo, e aiutati dalle persone, pertanto non si è sentita la fatica” e ne è valsa la pena: il bottino è stato ampio e i sequestri sono andati a segno anche grazie alla collaborazione del pubblico che, oltre a ringraziare e augurare buon lavoro, ha segnalato anche molti malintenzionati. Alla fine il megaconcerto di Vasco Rossi a Modena, che per l'enorme affluenza che ha generato poteva sembrare una gallina dalle uova d'oro, ha riservato invece una brutta sorpresa ai venditori abusivi di bibite, cibo, merchandising contraffatto. Di rinforzo alla Polizia Municipale di Modena infatti sono arrivati anche i vigili di Bologna, insieme a quelli di molte città della regione. Dalle Due Torri sabato scorso sono partiti alla volta della Ghirlandina 64 vigili di cui 10 del reparto di polizia commerciale, specializzati contro gli abusivi, coordinati per la “missione Vasco” dall'Ispettore Capo Luisa Casarini: tutti in borghese e su auto prive di livrea. La fama dei successi dei vigili bolognesi contro l'abusivismo commerciale è nota anche oltre ai confini cittadini e a Modena se n'è avuta una conferma: in tutto, come il Comune di Modena ha comunicato oggi, sono stati sequestrati circa 900 oggetti falsi griffati Vasco Rossi, 19 persone denunciate, un migliaio di bottiglie di birra in vetro sequestrate, un migliaio di lattine di bitta, 2.000 bottigliette d'acqua, 20 carrelli in ferro e 15 vasconi in plastica usati come contenitori della merce.

Ispettore Capo Luisa Casarini, come è stato lavorare durante un evento così imponente?
“Abbiamo lavorato in un clima di grande serenità e collaborazione reciproca, con i colleghi di Modena e di altre città della regione, come per esempio Cesenatico. Nonostante la grande affluenza di pubblico siamo riusciti a muoverci agevolmente in auto: l'organizzazione della viabilità ha funzionato molto bene e per il nostro lavoro è fondamentale spostarsi in auto senza difficoltà per controllare meglio il territorio, che nel caso specifico riguardava l'area tra la stazione, il centro e il Modena Park”.

Che tipo di abusivismo commerciale avete contrastato?
“Gli abusivi a Bologna, anche per la nostra azione capillare, ormai sono organizzati per girare con scarsi quantitativi di merce, che poi abbandonano appena ci vedono arrivare. A Modena invece non si aspettavano un'attività così incisiva, quindi sono andati subito in difficoltà perché avevano con sé quantitativi molto alti di merce. Appena siamo arrivati abbiamo immediatamente individuato un venditore di cibo, in particolare ciambelle alla crema, subito fermato. Poi molto merchandising contraffatto, per esempio un grande borsone con 135 magliette. E tante bottiglie di birra in vetro, contenute in vasconi di acqua e ghiaccio o in carrellini per il trasporto. Siccome il materiale era tanto, scappavano lasciando tutto sul posto, e i sequestri sono stati di quantitativi molto elevati”.

Qual è stato il segreto del successo nel portare a termine i controlli per un evento così imponente?
“Sicuramente il clima di grande collaborazione tra noi agenti è stato un ingrediente fondamentale per riuscire a lavorare in modo efficace. C'è stato anche un altro aspetto inedito: la grande stima e collaborazione che abbiamo ricevuto dal pubblico fuori dal Modena Park: in tanti ci hanno fatto i complimenti, ci hanno augurato buon lavoro e in molti casi ci hanno segnalato e suggerito i movimenti giusti per individuare, per esempio, le auto dalle quali gli abusivi si rifornivano. Lo spirito di gruppo è stato l'asso nella manica. E sentirsi dire grazie non ci ha fatto sentire il peso della fatica di una giornata sicuramente complicata e difficile da gestire”.