Al quartiere Navile nasce il Giardino in memoria delle vittime dell'immigrazione

Si chiama Giardino “3 ottobre 2013, giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione” ed è incastonato tra le vie di Corticella e Papini, nel quartiere Navile. E’ un ampio spazio verde con giochi per bambini e tante margheritine che lo puntellano in questa primavera che fa fatica a sbocciare.

E’ stato inaugurato nel pomeriggio di venerdì 13 aprile 2018 alla presenza del Sindaco Virginio Merola, del presidente del quartiere Navile Daniele Ara, del Vicario generale per la sinodalità monsignor Stefano Ottani, del presidente della Comunità islamica bolognese Yassine Lafram, di Daniela Guccione della chiesa Metodista, Evangelica e Valdese di Bologna. Assente, ma solo per motivi legati a una funzione religiosa, il rabbino capo Alberto Sermoneta. Alla cerimonia hanno partecipato anche autorità civili e militari e i cittadini del Centro sociale anziani Croce Coperta.

Prima che la targa venisse scoperta uno spettacolo di Cantieri Meticci ha riportato a quel 3 ottobre di cinque anni fa, quando al largo di Lampedusa ci fu una delle peggiori tragedie dell’immigrazione in Italia e 368 vittime morirono in un naufragio.

“E’ una bella occasione di incontro anche se stiamo ricordando un episodio tragico – ha detto il Sindaco Merola – il ricordo deve essere impegno civico nel presente. Bologna è un cantiere meticcio, è una città che vive dell’incontro con gli altri”.

Siid Negash dell’associazione Next Generation, tra gli organizzatori di questa inaugurazione, ha detto che le città come Bologna “possono rappresentare la partenza” di un modo diverso di affrontare le tematiche che derivano dalle migrazioni.