Museo Civico Archeologico

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amuleto – Epoca Tarda: XXVI-XXX dinastia (664-342 a.C.) Dopo la morte del dio Osiri e la sua discesa nel regno dell’oltretomba, si scatena una feroce lotta tra suo figlio Horo e suo fratello Seth per il dominio sulla terra. Durante uno scontro violento il dio Seth riesce a ferire il nipote a un occhio, privandolo della vista. Sopraggiunto in soccorso di Horo piangente, il dio Thot risana l’occhio ferito, restituendogli la vista e rendendolo nuovamente integro, in antico egiziano udjat. Ecco perché l’amuleto udjat, simbolo di integrità e di unità, è tra i più diffusi della storia antico-egiziana. Questo esemplare in oro, costituito da due lamine lavorate a sbalzo e modellate in forma di occhio, fissate a un castone sempre a forma di occhio, è il prodotto di un orafo abile e raffinato. Un foro passante longitudinalmente ne permetteva la sospensione.
Informazioni
Provenienza:
Materiale: Oro
Dimensioni: Altezza: 1.3 cm - Larghezza: 1.7 cm - Spessore: 0.4 cm
Numero di inventario: MCA-EGI-Pal_0401
Bibliografia: Nizzoli, Giuseppe, Catalogo Dettagliato della Raccolta di Antichità Egizie..., Alessandria d’Egitto, 1827, p. 29, Art. XV, n. 3; Alfieri, Nereo, Ori e argenti dell’Emilia antica, Bologna, 1958, p. 106, n. 261, fig. 75; Il senso dell’arte nell’antico Egitto, Milano, 1990, pp. 252-253, n. 229; Morigi Govi, Cristiana, La collezione egiziana, Milano, 1994, p. 141.