Museo Civico Archeologico

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Balsamario configurato corinzio

Prediletti della produzione corinzia sono i piccoli contenitori, aryballoi e alabastra e a partire dall’inizio del VI sec. a.C. un tipo di anfora miniaturizzata, l’amphoriskos, tutti destinati a contenere profumi e unguenti. Nell’ambito delle forme destinate alla cosmesi una tipologia del tutto peculiare è quella degli unguentari plastici, per lo più a forma di animale e destinati soprattutto all’esportazione.
A questo stesso scopo era destinato anche il piccolo unguentario a forma di uomo accovacciato, con barba e lunghi capelli ricadenti sulla spalle e sulla schiena. Indossa una veste decorata a fitti puntini che probabilmente riproduce una pelle ferina e presenta una coppia di fori a fianco del collo destinati alla sospensione del recipiente.

Informazioni aggiuntive

Vaso – Inizi del VI sec. a.C.

Argilla di colore giallo chiaro. Il piede destro è spezzato e specialmente nella parte posteriore la vernice rovinata. Unguentario configurato con imboccatura alla sommità del capo. A forma di figura umana maschile, accovacciato con i gomiti appoggiati alle ginocchia, le gambe aperte. Le mani accostate sul petto con i pollici alzati ed uniti. L'uomo ha lunghi capelli ricadenti sulle spalle e sulla schiena, resi in nero e divisi sulla fronte e trattenuti da una benda paonazza. Una parte del viso è verniciata in nero ad indicare la barba. Il corpo è ricoperto di puntini neri ad indicare probabilmente una veste ottenuta da una pelle di animale, con orlatura paonazza sul collo. Sulle braccia e sulle gambe, traccia di colore rosso; cosce verniciate in nero, in parte non conservato, Ai polsi bracciali in nero.

Informazioni
Provenienza: Grecia, Attica, Atene
Materiale: Argilla
Dimensioni: Altezza: 9.8 cm
Numero di inventario: MCA-GRE-G_0599
Biografia: Pellegrini, Giuseppe, Catalogo dei vasi antichi dipinti delle Collezioni Palagi ed Universitaria, Bologna, 1900, p. 14, n. 90, fig. 16; Pelagio Palagi artista e collezionista, Bologna, 1976, p. 257, n. 201.
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