Museo Civico Archeologico

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Olla con labbro ad imbuto daunia a decorazione bicroma

A partire dall’età del Bronzo Finale (XI sec. a.C.) si sviluppa in Puglia una produzione locale di ceramica caratterizzata da un’argilla depurata di colore chiaro e da una decorazione a semplici motivi geometrici, produzione che continuerà ininterrotta fino all’età ellenistica e che mostra peculiari caratteristiche a seconda delle diverse aree della regione: la Daunia nella Puglia settentrionale, la Peucezia nella zona centrale, la Messapia nel Salento.
La ceramica della Daunia è la più prolungata e ricca delle produzioni indigene apule, e annovera tra le forme più diffuse l’olla con il caratteristico labbro ad imbuto: questo vaso, è prodotto negli ateliers di Canosa a partire dalla metà del VI sec. a.C. fino al III sec., cioè fino all’esaurirsi della produzione.
L’esemplare qui presentato mostra la caratteristica decorazione geometrica a due colori, in bruno e rosso cupo; fasce parallele e campi rettangolari, variamente combinati e campiti, alternati con spazi a risparmio e linee a raggera, coprono gran parte della superficie del vaso, la cui funzione peculiare doveva essere legata al rituale funerario, vista la sua immancabile presenza nei corredi dauni.

Informazioni aggiuntive

Vaso – 550 - 500 a.C.

Corpo globoso schiacciato, con labbro ad imbuto e anse a maniglia semicircolare impostate obliquamente sulla massima espansione del corpo; bassissimo piede a disco. Piccola scheggiatura sul corpo.
Decorazione bicroma in bruno e rosso cupo, con diffuse incrostazioni: parte superiore del corpo decorata da fasce parallele orizzontali, la terza delle quali è divisa in campi rettangolari, neri e rossi, con spazi risparmiati decorati alternativamente da una catena di losanghe campite con puntini entro un rettangolo fiancheggiato da linee verticali parallele e da serie di meandri a scala. Sulla massima espansione del corpo quattro linee parallele orizzontali, l'inferiore delle quali ondulata. La parte inferiore del corpo è suddivisa in quattro zone da due fasce disposte a raggiera: le zone in corrispondenza delle anse sono campite da due motivi circolari a tre cerchi concentrici inframezzati da tre fasce verticali parallele; le altre due zone presentano ciascuna al centro un gruppo di nove sottili linee parallele nere, separate ai lati, mediante due fasce rosse, da altri due gruppi di tre linee. L'interno del labbro ha decorazione a due fasce concentriche bruna e rossa inscritte in un quadrato campito dai lati concavi, fiancheggiati all'esterno da linee parallele. Anse contornate da una fascia raggiata.
Subgeometrico Daunio IIA; fabbrica canosina.

Informazioni
Provenienza: Provenienza ignota
Materiale: Argilla, al tornio
Dimensioni: Altezza: 28.6 cm - Diametro massimo: 33.2 cm - Diametro orlo: 28.9 cm
Numero di inventario: MCA-GRE-G_0288
Biografia: Pellegrini, Giuseppe, Catalogo dei vasi antichi dipinti delle Collezioni Palagi ed Universitaria, Bologna, 1900, 3, n. 7; Laurenzi, Luciano, Corpus Vasorum Antiquorum, Italia 12, Bologna Museo Civico, Fascicolo 3, in: Corpus Vasorum Antiquorum, Italia, Roma, 1936, IVDf, tav. I, n. 2; Pelagio Palagi artista e collezionista, Bologna, 1976, 265, n. 227.
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