Museo Civico Archeologico

Collezioni / Percorsi / Bologna Romana: le pietre parlano: i mestieri

Stele del Mortarium

La stele è ornata di cornice e termina in un frontone triangolare con rosone al centro. Il testo è scritto in versi in metri diversi: un esametro, un pentametro e un trimetro giambico.

Informazioni aggiuntive

In fondo all'iscrizione, troviamo un rilievo variamente interpretato. Nel riquadro è raffigurato un recipiente a tre piedi, di forma troncoconica con tre cerchi ed una maniglia: da esso spunta un oggetto simile ad un bastone cilindrico di legno, sormontato da una maniglietta.
Stando ai più, i due oggetti rappresenterebbero un modio, cioè un recipiente per la misura del grano e una rasiera (rutellum), strumenti usati dal frumentarius (venditore di frumento oppure addetto alla verifica del peso del grano). Tuttavia, la forma del recipiente potrebbe far pensare anche ad un mortarium, cioè un mortaio di uso domestico, con un pistillum, un pestello, utilizzati per produrre gli insaccati suini.

Questa seconda interpretazione ha permesso di relazionare il cippo in esame con la stele del suarius, ritenendole parti di un ciclo raffigurante i diversi momenti di un'officina o di un mestiere, anche per le numerose analogie architettoniche e stilistiche (tra cui l'assenza del nome dei defunti). Entrambe sarebbero quindi riconducibili al medesimo sepolcro.

Provenienza: Bologna, "Muro del Reno"
Datazione: fine I sec. a.C. / inizio I sec. d.C.
Materiale: arenaria
Dimensione: alt.: m.1,865; largh.: m.0,465; sp.: m.0,034
Bibliografia: CIL XI, 6841
Numero di inventario: 19004

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